Che cos'è?
Il
Cammino Neocatecumenale è un movimento interno alla Chiesa cattolica che si
pone come obiettivo la riscoperta del battesimo. É basato su un preciso
percorso di crescita spirituale. Il percorso è orientato da quanto indicato
nello Statuto: approvato (dopo una prima fase ad experimentum) in via definitiva l'11 Maggio 2008 in occasione
della Solennità di Pentecoste.
É
nato in Spagna nella metà degli anni Sessanta per iniziativa di Kiko Arguello, di Carmen Hernández e
successivamente del presbitero Mario
Pezzi.
Per Statuto è rivolto principalmente a:
·
coloro che pur battezzati si sono allontanati dalla Chiesa;
·
coloro che non sono stati sufficientemente evangelizzati e catechizzati;
·
coloro che desiderano approfondire e maturare la loro fede;
·
coloro che non sono battezzati e che desiderano diventare cristiani;
·
coloro che provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con
la Chiesa cattolica;
· i sacerdoti ed i religiosi, nel rispetto della loro vocazione, carisma e
del compito assegnato loro dal Vescovo o, nel caso dei religiosi, dal loro
Superiore; i religiosi possono intraprendere il percorso solo previa esplicita
autorizzazione del Superiore.
Dicono del Cammino...
Nei suoi oltre quaranta anni di diffusione, il
Cammino neocatecumenale ha goduto della stima dei pontefici e del favore di molti ecclesiastici. Nel corso degli
anni, ha raccolto numerosi elogi ed incoraggiamenti.
«Quanta gioia e quanta speranza ci date con
la vostra presenza e con la vostra attività [...] Vivere e promuovere questo
risveglio è quanto voi chiamate una forma di "dopo Battesimo" che
potrà rinnovare nelle odierne comunità cristiane quegli effetti di maturità e
di approfondimento, che nella Chiesa primitiva erano realizzati dal periodo di
preparazione al Battesimo.»
(Paolo
VI alle Comunità Neocatecumenali, Udienza Generale - 8 maggio
1974)
«Ogniqualvolta lo Spirito Santo fa germinare nella Chiesa
impulsi di una maggiore fedeltà al Vangelo, fioriscono nuovi carismi che
manifestano tali realtà e nuove istituzioni che le mettono in pratica. È stato
così dopo il Concilio di Trento e dopo il Concilio Vaticano II.
Tra le realtà generate dallo Spirito ai nostri giorni figurano le Comunità Neocatecumenali, iniziate dal Signor K. Argúello e dalla Signora C. Hernandez (Madrid, Spagna), la cui efficacia per il rinnovamento della vita cristiana veniva salutata dal mio predecessore Paolo VI come frutto del Concilio [...] Anch'io, nei tanti incontri avuti come Vescovo di Roma, nelle parrocchie romane, con le Comunità Neocatecumenali e con i loro Pastori e nei miei viaggi apostolici in molte nazioni, ho potuto constatare copiosi frutti di conversione personale e fecondo impulso missionario.
(cfr. Catecumenato postbattesimale in Notitiae 96-96, 1974, 229). Sono l'annuncio del Vangelo, la testimonianza in piccole comunità e la celebrazione eucaristica in gruppi (cfr. Notificazione sulle celebrazioni nei gruppi del "Cammino neocatecumenale" in L'Osservatore Romano, 24 dicembre 1988) che permettono ai membri di porsi al servizio del rinnovamento della Chiesa. [...] Riconosco il Cammino neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni. Auspico, pertanto, che i Fratelli nell'Episcopato valorizzino e aiutino - insieme con i loro presbiteri - quest'opera per la nuova evangelizzazione, perché essa si realizzi secondo le linee proposte dagli iniziatori, nello spirito di servizio all'Ordinario del luogo e di comunione con lui e nel contesto dell'unità della Chiesa particolare con la Chiesa universale»
Tra le realtà generate dallo Spirito ai nostri giorni figurano le Comunità Neocatecumenali, iniziate dal Signor K. Argúello e dalla Signora C. Hernandez (Madrid, Spagna), la cui efficacia per il rinnovamento della vita cristiana veniva salutata dal mio predecessore Paolo VI come frutto del Concilio [...] Anch'io, nei tanti incontri avuti come Vescovo di Roma, nelle parrocchie romane, con le Comunità Neocatecumenali e con i loro Pastori e nei miei viaggi apostolici in molte nazioni, ho potuto constatare copiosi frutti di conversione personale e fecondo impulso missionario.
(cfr. Catecumenato postbattesimale in Notitiae 96-96, 1974, 229). Sono l'annuncio del Vangelo, la testimonianza in piccole comunità e la celebrazione eucaristica in gruppi (cfr. Notificazione sulle celebrazioni nei gruppi del "Cammino neocatecumenale" in L'Osservatore Romano, 24 dicembre 1988) che permettono ai membri di porsi al servizio del rinnovamento della Chiesa. [...] Riconosco il Cammino neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni. Auspico, pertanto, che i Fratelli nell'Episcopato valorizzino e aiutino - insieme con i loro presbiteri - quest'opera per la nuova evangelizzazione, perché essa si realizzi secondo le linee proposte dagli iniziatori, nello spirito di servizio all'Ordinario del luogo e di comunione con lui e nel contesto dell'unità della Chiesa particolare con la Chiesa universale»
(San Giovanni Paolo II - Ogniqualvolta - Lettera del 30 Agosto
1990 indirizzata a mons. Paul Josef
Cordes)
«Come non ringraziare il Signore per i frutti portati dal
Cammino neocatecumenale nei suoi oltre trent'anni di esistenza [...] In una
società secolarizzata come la nostra, dove dilaga l'indifferenza religiosa e
molte persone vivono come se Dio non ci fosse, sono in tanti ad aver bisogno di
una nuova scoperta dei Sacramenti dell'iniziazione cristiana; specialmente di
quello del Battesimo. Il Cammino è senz'altro una delle risposte provvidenziali
a questa urgente necessità. Desidero sottolineare l'importanza degli Statuti
appena approvati per la vita presente e futura del Cammino neocatecumenale che,
come ho già avuto modo di dire alcuni anni fa, costituisce "un itinerario
di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni". Gli
Statuti costituiscono altresì, un importante aiuto per tutti i pastori della
Chiesa, particolarmente per i Vescovi diocesani, ai quali è affidata dal
Signore, la cura pastorale e, in particolare, l'iniziione cristiana delle
persone nella Diocesi [...] Gli Ordinari Diocesani potranno trovare negli
Statuti i principi base di attuazione del Cammino neocatecumenale in fedeltà al
suo progetto originario.»
(San
Giovanni Paolo II - 21 Settembre 2002 - Castel Gandolfo)
«Come non benedire il Signore per i frutti spirituali che,
attraverso il metodo di evangelizzazione da voi attuato, si sono potuti
raccogliere in questi anni? Quante fresche energie apostoliche sono state
suscitate sia tra i sacerdoti che tra i laici! Quanti uomini e donne, e quante
famiglie, che si erano allontanate dalla comunità ecclesiale o avevano
abbandonato la pratica della vita cristiana, attraverso l'annuncio del kerigma
e l'itinerario di riscoperta del Battesimo sono state aiutate a ritrovare la gioia
della fede e l'entusiasmo della testimonianza evangelica! [...] La recente
approvazione degli Statuti del Cammino è venuta a suggellare la stima e la
benevolenza con cui la Santa Sede segue l'opera che il Signore ha suscitato
attraverso i vostri Iniziatori.»
(Papa
Benedetto XVI - 10 Gennaio 2009 - Basilica di San Pietro)
Nella nostra parrocchia
Al 2014, nella nostra Parrocchia Santi Martino e Quirico sono presenti due Comunità
Neocatecumenali: la prima, numerosa ed attiva da molti anni; la seconda appena
costituita.
Il prima possibile saranno comunicate le date
delle prossime catechesi evangelizzatrici di rinforzo che dovrebbero tenersi
per i mesi di Gennaio-Febbraio.
Ovviamente provvederemo, entro i tempi opportuni,
ad inserire le relative comunicazioni all'interno di questa sezione dedicata al
Cammino Neocatecumenale della nostra Parrocchia Santi Martino e Quirico.
La Vergine del Cammino, icona del Cammino neocatecumenale